I Consiglieri Comunali Alessandro De Rosa, Giuseppe Procino, Tommaso Ventaglini e Daniela De Mattia hanno presentato un’interrogazione al sindaco e al Consiglio comunale, sollevando dubbi sulla decisione di demolire l’edificio scolastico di via Eva. La scelta dell’amministrazione appare controversa, poiché, secondo le informazioni raccolte dai firmatari, l’edificio non presenta problematiche strutturali tali da richiedere un abbattimento.
L’unica criticità riscontrata è l’assenza dei requisiti antisismici, un problema condiviso da tutte le scuole del comune. I consiglieri chiedono dunque di capire perché sia stato selezionato proprio l’edificio di via Eva, che risulta essere tra i più moderni e meglio attrezzati in termini di struttura e servizi. Questa scelta solleva interrogativi sul criterio utilizzato dall’amministrazione per individuare quali edifici richiedano interventi più urgenti.
Oltre a richiedere chiarezza sulle ragioni tecniche, l’interrogazione pone l’accento sui costi dell’intero progetto. L’operazione di demolizione e ricostruzione, infatti, comporterà spese considerevoli, soprattutto se si aggiungono i costi relativi alla ricollocazione temporanea delle classi. La domanda è se una spesa così ingente sia davvero necessaria, considerando che l’edificio non sembra avere problemi strutturali rilevanti.
Un altro punto importante riguarda l’uso dei fondi del PNRR. Pur essendo una preziosa opportunità per migliorare le infrastrutture scolastiche, resta da capire se demolire un edificio in buone condizioni rappresenti davvero la scelta migliore. Ci si chiede se tali fondi non potrebbero essere destinati a strutture più bisognose di interventi.
Ora, l’amministrazione comunale è chiamata a rispondere a questi interrogativi, facendo chiarezza sulle motivazioni dietro una decisione che coinvolge un bene pubblico cruciale come una scuola, fondamentale per la comunità. I cittadini di Gioia del Colle attendono spiegazioni sulla necessità di demolire un edificio che, secondo quanto riportato, non presenta criticità significative.
Sicuramente esistono diversi modi di adeguare la scuola alle norme antisismiche senza ricorrere all’abbattimento, sembra più una scelta dettata dalla pigrizia ed assenza di conoscenze tecniche oppure da altre motivazioni riguardanti i luoghi. Si dovrebbe bloccare questo scempio ricorrendo anche a chi controlla l’uso dei fondi europei.