Sanità in primo piano: la Commissione al lavoro per nuovi servizi e miglioramenti

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A Gioia del Colle soffia un’aria di rinnovamento in ambito sanitario. Durante l’ultima riunione della Commissione Consiliare Speciale, tenutasi il 23 ottobre, il presidente Giuseppe Procino e i consiglieri Domenico Capano, Daniela De Mattia, Ottavio Ferrante e Antonella Spinelli, insieme al dottor Andrea Gigliobianco, direttore del Distretto ASL BA/13, hanno affrontato i principali nodi e obiettivi per potenziare il sistema sanitario locale. Si è discusso di temi rilevanti come l’accesso ai servizi medici, l’efficienza dell’assistenza e il miglioramento delle strutture esistenti, con l’obiettivo di garantire ai cittadini diagnosi e cure di qualità più rapide e accessibili.

Uno dei progetti più significativi riguarda il potenziamento dei servizi specialistici. Il presidente Procino ha chiesto una “fotografia” del livello di servizio attuale per ciascun ambulatorio, che indichi con precisione i tempi d’attesa e la percentuale di domande soddisfatte. Questo monitoraggio permetterà di individuare le carenze e di elaborare soluzioni specifiche per ciascun ambulatorio. A tal fine, incontri mensili della Commissione Sanità con la dirigenza ASL e focus con il personale sanitario consentiranno di valutare i progressi e risolvere eventuali criticità.

Tra le novità di maggior impatto, emerge la creazione della “Casa di Comunità,” destinata a sorgere a Gioia del Colle grazie a un finanziamento di un milione e mezzo di euro proveniente dai fondi del PNRR. Questa nuova struttura, ospitata pèresso l’attuale PTA,  è pensata come punto di riferimento per servizi ambulatoriali in day hospital e ospiterà anche i medici di base, offrendo così un servizio completo che agevolerà il cittadino nell’accedere a prescrizioni, prenotazioni e prestazioni nello stesso luogo. A Casamassima, invece, è previsto un “Ospedale di Comunità” destinato a ricoveri brevi, che andrà a integrare l’offerta sanitaria dell’area.

Un altro aspetto cruciale è il miglioramento del CUP (Centro Unico di Prenotazione), da anni in una sede inadeguata e soggetto a episodiche chiusure improvvise per carenza di personale. Il dottor Gigliobianco ha assicurato che, grazie ai fondi del PNRR, entro fine anno il CUP sarà temporaneamente trasferito in attesa che vengano completati i lavori di adeguamento della sede attuale. L’obiettivo è di ampliarne la sala d’attesa e realizzare servizi igienici, ma resta da affrontare la questione della carenza di personale, per la quale si stanno valutando soluzioni.

Sul tema della Commissione Invalidi Civili, la discussione è ancora in corso: il servizio non ha una sede a Gioia, e non vi è ancora un accordo definitivo per l’assegnazione, una questione ancora da risolvere.

Per quanto riguarda il Ser.D., il servizio per le dipendenze, il trasferimento fuori Gioia rappresenta un ostacolo per molti pazienti, poiché la distanza mina la possibilità di una fidelizzazione efficace e costante degli utenti. La riattivazione del servizio a Gioia sembra prossima, i locali sono stati individuati e bisogna procedere alla tinteggiatura degli ambienti ed acquisto di arredi. Per riattivare il servizio sul territorio gioiese, è necessaria una somma minima destinata all’acquisto di arredi e alla manutenzione dei locali.

Infine, la Commissione ha espresso il desiderio di creare sinergie tra Amministrazione, ASL e  tessuto imprenditoriale locale per il supporto di iniziative sanitarie mirate. La collaborazione tra pubblico e privato potrebbe essere un aiuto per l’acquisto di strumentazioni specifiche, come un dermatoscopio per la prevenzione dei melanomi, strumento che contribuirebbe a migliorare l’efficienza del presidio sanitario.

In attesa della nomina del nuovo Direttore Generale nella ASL, la Commissione ha annunciato che chiederà un incontro per discutere il futuro della sanità locale e capire se ci sia la volontà di riportare servizi essenziali come la Commissione Invalidi a Gioia. L’obiettivo è di far sì che ogni ambulatorio raggiunga il massimo della propria efficienza e di far conoscere ai cittadini quali sono i servizi sanitari più accessibili e funzionali nel territorio.

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