Mercoledì 23 ottobre 2024, la Sala Consiliare di Gioia del Colle ha ospitato un convegno per commemorare gli ottant’anni dalla rinascita della democrazia nella nostra città. Organizzato dall’ANPI in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’evento ha offerto uno sguardo profondo su un periodo cruciale della nostra storia, fornendo anche spunti di riflessione sull’attualità.

Il relatore, Paolo Covella, ha tracciato un vivido racconto del 6 ottobre 1944, quando il Comitato di Liberazione Nazionale si insediò a Gioia del Colle, restituendo alla città un’amministrazione libera dopo vent’anni di dittatura fascista. Le prime elezioni libere del 1946 furono un momento di svolta per una popolazione duramente colpita dalla guerra e dalla povertà, ma desiderosa di riprendere in mano il proprio futuro. Un momento storico che, pur sembrando lontano, ha ancora molto da insegnarci oggi.
Un passaggio toccante del convegno è stato il ricordo di figure come Nicola Capozzi, che, dopo anni di persecuzioni fasciste, scelse la via del dialogo e della ricostruzione, dimostrando che anche nei momenti più difficili si può agire con lungimiranza e responsabilità. La sua scelta appare particolarmente rilevante oggi, in un’epoca spesso segnata da divisioni e conflitti.
Il confronto tra passato e presente è emerso con forza durante l’evento. Se allora le sfide erano la ricostruzione materiale e morale di una comunità devastata, oggi ci troviamo a dover affrontare nuove crisi, sociali ed economiche, che richiedono la stessa coesione e lo stesso senso di responsabilità. In un’epoca in cui la partecipazione attiva sembra spesso passare in secondo piano, l’esperienza del 1944 ci ricorda quanto sia importante prendere parte alla vita pubblica. Allora, votare e amministrare erano gesti di riscatto; oggi, l’indifferenza è il vero pericolo.
Oggi viviamo in una realtà apparentemente stabile, ma non mancano segnali di crisi. Il messaggio emerso dal convegno è chiaro: non possiamo permetterci di dare per scontato ciò che è stato conquistato con tanto sacrificio. Le scelte che facciamo ora, dalle urne alle decisioni quotidiane, influenzeranno il futuro tanto quanto quelle prese nel 1944.

Ottant’anni fa Gioia del Colle si rialzava per guardare avanti. Oggi siamo chiamati a fare lo stesso, con la consapevolezza che il passato non è un semplice ricordo, ma una lezione preziosa per costruire il domani.