La serata inaugurale della nuova pista di pattinaggio, celebrata con entusiasmo dagli amministratori locali a suon di selfie e video promozionali, ha rispettato le attese. Tuttavia, quella che doveva essere una serata di divertimento si è trasformata in un esempio lampante di scarsa organizzazione e gravi carenze in termini di sicurezza.
Fin dai primi momenti, la mancanza di controlli adeguati è risultata evidente. Gli organizzatori non hanno imposto misure obbligatorie, come caschi o protezioni, lasciando gli utenti, anche i più imprudenti, liberi di scatenarsi in un ambiente insicuro. L’assenza di supervisione ha trasformato la pista in un vero e proprio pericolo.
Spintoni e collisioni hanno creato le condizioni ideali per incidenti gravi. Uno di questi si è verificato quando un bambino di 9 anni, spinto violentemente in pista, è finito travolto da un altro pattinatore. La spinta gli ha causato una grave ferita a un dito. I medici hanno dovuto applicare 4 punti di sutura presso l’ospedale di Gioia del Colle e hanno consigliato ulteriori accertamenti in un ospedale pediatrico. Le radiografie non hanno evidenziato fratture o danni a legamenti e altri tessuti, ma i medici hanno chiarito che il bambino ha rischiato di perdere tre dita.
Questo episodio, aggravato dalla spinta iniziale, mette in luce la necessità di apportare cambiamenti immediati alla gestione dell’impianto per garantire la sicurezza di tutti.
Tra le misure indispensabili, gli organizzatori dovrebbero introdurre un limite di capienza per evitare il sovraffollamento, che aumenta il rischio di scontri e comportamenti pericolosi come quello che ha causato l’incidente. Inoltre, un regolamento ben visibile potrebbe aiutare a prevenire episodi simili, vietando comportamenti rischiosi come il pattinaggio contromano. Per proteggere i più piccoli, sarebbe opportuno obbligare i minorenni a indossare caschi e guanti di protezione per ridurre la gravità delle cadute o degli impatti.
Un sistema di temporizzazione potrebbe garantire il rispetto del tempo massimo di permanenza in pista, evitando così situazioni di sovraffollamento. Inoltre, la presenza costante di personale qualificato risulta imprescindibile per monitorare l’attività in pista e intervenire tempestivamente per evitare situazioni pericolose.
Le modifiche alla gestione dell’impianto devono avvenire subito. Regole chiare, l’obbligo di protezioni adeguate e un controllo costante rappresentano strumenti fondamentali per evitare che incidenti come quello del bambino si ripetano. La sicurezza deve diventare una priorità assoluta.