Nel comunicato diffuso dai consiglieri comunali Giuseppe Procino e Alessandro De Rosa (PD), i due esponenti di opposizione denunciano una deriva preoccupante nell’amministrazione comunale di Gioia del Colle: la politica, secondo loro, avrebbe rinunciato al proprio ruolo di guida, lasciando spazio esclusivamente alla macchina burocratica. Ecco, in sintesi, i punti principali del loro intervento.
Durante il Consiglio comunale del 31 luglio 2025, il gruppo consiliare del Partito Democratico ha rivolto forti critiche al metodo con cui l’amministrazione prende – e approva – decisioni rilevanti per la città. Al centro delle polemiche compare una variazione di bilancio da 750.000 euro, destinata alla manutenzione straordinaria della piscina comunale (500.000 €) e all’avvio dei lavori sul cavalcaferrovia di via Giovanni XXIII (250.000 €). Procino e De Rosa sottolineano come la maggioranza abbia portato in aula la delibera senza fornire alcuna documentazione tecnica a supporto: solo dopo la loro richiesta, gli uffici hanno prodotto in fretta e furia alcuni fogli scritti a mano. Un episodio che, secondo i consiglieri PD, mostra l’assenza totale di una verifica politica sul merito e sulla congruità delle cifre.

Il problema, ribadiscono, non riguarda il merito degli interventi (che giudicano necessari), ma il modo in cui l’amministrazione arriva alle decisioni: “Se il Consiglio vota spese importanti senza nemmeno una relazione tecnica, allora non esercitiamo più un ruolo politico, ma ci limitiamo a ratificare scelte prese altrove”.
Criticano anche l’assestamento generale di bilancio, che avrebbe dovuto offrire un’occasione per discutere le priorità strategiche del Comune. Invece, secondo il PD, la maggioranza ha concesso un semplice via libera a una lunga lista di richieste presentate dai vari uffici, per un totale di oltre 550.000 €. Il confronto politico è mancato del tutto, così come una visione condivisa o una spiegazione da parte della maggioranza. “Assessori e consiglieri di maggioranza – affermano – non hanno svolto alcun ruolo. Si sono limitati ad accordare una fiducia cieca ai dirigenti”.
Nel corso della seduta, il gruppo PD ha presentato una mozione per organizzare la nuova biblioteca comunale, chiedendo regole chiare di gestione, l’estensione dell’orario di apertura (già sollecitata da 176 cittadini con una petizione), maggiori risorse per l’acquisto di libri, un sito web dedicato e tirocini curricolari. Anche in questo caso, la maggioranza ha risposto con chiusura: ha respinto la mozione e l’ha sostituita con un testo generico, che rimanda ogni decisione agli uffici.
Infine, il Consiglio non ha discusso l’ultimo punto all’ordine del giorno – l’istituzione della Consulta dei Giovani – per mancanza di tempo. “Ancora una volta – scrivono i consiglieri – le politiche giovanili finiscono in secondo piano. Ma noi non intendiamo lasciar cadere il tema e lo riproporremo con forza al prossimo Consiglio”.
In sintesi, secondo Procino e De Rosa, il problema non risiede in un singolo atto, ma nell’intera impostazione dell’amministrazione: una politica che non guida, non approfondisce, non decide e lascia tutto in mano agli uffici. “Non siamo noi dell’opposizione a rallentare il lavoro del Comune. La maggioranza rinuncia sistematicamente al proprio ruolo. E questo – concludono – rappresenta un pericolo per la democrazia locale”.
Di seguito il link al comunicato stampa integrale.