La mozione del Partito Democratico nasce dopo le parole pronunciate dal sindaco Giovanni Mastrangelo nel Consiglio comunale dell’8 settembre.

In quell’occasione il primo cittadino aveva ammesso pubblicamente che le fototrappole non sono efficaci, perché la legge impone di segnalare le aree video sorvegliate, rendendo praticamente impossibile sorprendere chi abbandona i rifiuti. Aveva anche aggiunto che il Comune sta cercando nuove strategie, ma che la “guerra agli abbandoni selvaggi” resta continua e difficile.
Da quell’ammissione è partita la proposta dei consiglieri Procino e De Rosa del Partito Democratico, che hanno trasformato le parole del sindaco in un piano operativo: una mozione per adottare un sistema di videosorveglianza dinamica, gastita da intelligenza artificiale, capace di spostarsi e attivarsi solo in caso di evento, riducendo le violazioni della privacy e aumentando l’efficacia dei controlli.

La mozione del PD era chiara, completa di linee tecniche, regole per la Polizia Locale e garanzie sulla protezione dei dati. In Consiglio, però, la maggioranza l’ha bocciata, pur riconoscendone la bontà. Come spesso accade, ha preferito dire che “ci stavano già lavorando”.

L’assessore Etna ha detto di condividere in toto la mozione, poi ha sostenuto che il servizio di sorveglianza è già finanziato presso il comando della Polizia Municipale. Il comandante della Polizia Locale ha chiarito che il fondo non riguarda specificatamente il controllo degli abbandoni illeciti, bensì il sistema di digitalizzazione del comando. Al momento, è stato acquistato solo un software da testare, senza alcuna operatività concreta. Insomma, ci stanno lavorando, ma un mese fa, il Sindaco quando ha risposto in consiglio che l’attuale sistema di videosorveglianza è facilmente eludibile dagli sporcaccioni, forse non sapeva che si stavano attrezzando con nuove tecnologie.
Nella fase di dichiarazione di voto, il Sindaco ha affermato che, pur riconoscendo l’obiettivo della mozione come “alto e condivisibile” e avendo inizialmente valutato la possibilità di esprimere voto favorevole, ha successivamente modificato la propria posizione a seguito dell’intervento del consigliere De Rosa. Quest’ultimo, nel corso della propria dichiarazione di voto, aveva sottolineato come il Comune non avesse finora adottato alcuna misura concreta per contrastare il fenomeno degli abbandoni, citando la città di Bari come esempio di successo di una strategia di monitoraggio analoga. Secondo il Sindaco, tale riferimento non corrisponderebbe alla realtà, e proprio questo passaggio lo avrebbe indotto a esprimere voto contrario alla mozione, pur riconoscendone la validità degli obiettivi. È verosimile che la dichiarazione del Sindaco abbia influenzato anche il comportamento di voto dei consiglieri di maggioranza, che si sono espressi compattamente contro la proposta senza aver preso parte alla discussione né formulato proprie dichiarazioni di voto a nome dei rispettivi gruppi o partiti.
Un atteggiamento che conferma la distanza tra le parole e i fatti: si apprezza la proposta, ma la si respinge.
Il Partito Democratico ha offerto una soluzione pronta, moderna e rispettosa della legge. La maggioranza ha risposto con la solita formula: “ci avevamo già pensato”, ma senza prove, senza atti, senza risultati.

Intanto, i cestini restano pieni di sacchi, le strade continuano a sporcarsi e la città aspetta ancora un piano vero. Le scuse e gli annunci, ormai, non bastano più.