Il Consiglio comunale di Gioia del Colle ha vissuto una seduta tesa sulla mozione di sostegno alla “Global Sumud Flotilla”, iniziativa internazionale che chiede corridoi umanitari per Gaza e porta aiuti immediati alla popolazione civile. Dopo un lungo confronto il voto si è fermato a 6 favorevoli, 6 contrari e 2 astenuti: la proposta non ha raggiunto la maggioranza necessaria, ma ha spaccato l’aula e aperto un forte dibattito politico.
L’opposizione ha spiegato che la mozione voleva solo esprimere solidarietà e chiedere protezione per la missione navale, in linea con il diritto internazionale e con le richieste di molte organizzazioni umanitarie. Ha ricordato che la Flotilla rappresenta una forma di disobbedienza civile pacifica per rompere un blocco che ONU e Croce Rossa giudicano contrario alle norme umanitarie. Secondo i consiglieri di minoranza accusare questa iniziativa di creare tensioni serve solo a sviare l’attenzione dalla crisi in Medio Oriente e dalla necessità di garantire aiuti ai civili.
A sorpresa la Lega ha votato con l’opposizione, segnale di un malessere anche dentro il centrodestra. Forza Italia, Fratelli d’Italia e il consigliere Lucio Romano hanno invece respinto il testo e diffuso un comunicato che accusa le minoranze di strumentalizzare la tragedia di Gaza per attaccare il governo nazionale. Hanno richiamato le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, secondo cui iniziative come la Flotilla, pur dichiarandosi umanitarie, finiscono per sovrapporsi a dinamiche geopolitiche e militari già delicate.
La maggioranza ha parlato di un “passo storico” dell’Italia all’ONU, sostenendo che il nostro Paese avrebbe riconosciuto lo Stato di Palestina, con due condizioni: l’esclusione di Hamas da un futuro governo e la liberazione degli ostaggi. L’opposizione ha replicato che questo non corrisponde ai fatti, ricordando che l’Italia si è astenuta sulla risoluzione che avrebbe dato alla Palestina pieno diritto di voto e che il governo non ha compiuto un riconoscimento formale come hanno fatto, ad esempio, Spagna, Irlanda, Norvegia e Slovenia.
Nel confronto è emerso un dato importante: il sindaco di Gioia del Colle aveva firmato pochi giorni prima, insieme alla Città metropolitana e a decine di altri sindaci, una lettera indirizzata al governo nazionale per chiedere protezione al viaggio della Flotilla e l’apertura di corridoi umanitari. Questo atto mostra che la sensibilità verso la crisi di Gaza attraversa anche le istituzioni locali, al di là delle divisioni di schieramento.
Per l’opposizione il voto contrario di parte della maggioranza non rappresenta equilibrio ma un rifiuto di un’iniziativa di aiuto immediato a una popolazione in grave emergenza. I gruppi di minoranza sostengono che la solidarietà verso chi soffre non debba dipendere dalle bandiere politiche e che la pace richieda scelte chiare e coraggiose, non ambiguità. La seduta non ha prodotto una delibera, ma ha reso evidente che il tema va oltre le appartenenze e che una parte consistente del Consiglio, insieme al sindaco nella sua precedente iniziativa, chiede comunque interventi concreti per garantire assistenza e sicurezza ai civili di Gaza.
