Limiti e attraversamenti su via F.lli Capurso, all’incrocio invece sicurezza zero

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A Gioia del Colle l’ordinanza che introduce il limite dei 30 km/h e attraversamenti pedonali rialzati in via Fratelli Capurso porta finalmente un risultato concreto dopo mesi di segnalazioni dei cittadini e richieste dei consiglieri di opposizione. Il dirigente della Polizia Locale Domenico Laterza ha firmato il provvedimento, che recepisce la voce dei residenti e le comunicazioni in Consiglio del Partito Democratico.

Gli abitanti da tempo chiedono interventi. Raccontano di auto che sfrecciano senza rallentare, di pedoni costretti a rischiare la pelle e di una strada che ha perso ogni senso di sicurezza. Il Comune, incalzato da cittadini e opposizione, ha deciso di agire. L’ordinanza istituisce il limite dei 30 all’ora e prevede attraversamenti pedonali rialzati. Finalmente un segnale concreto, che la gente accoglie con favore perché dà risposta a richieste avanzate da anni.

Resta però chiaro un punto: l’amministrazione non ha messo in campo una strategia complessiva, ma ha reagito alle pressioni esterne. Non si tratta di un piano di sicurezza ragionato e diffuso, bensì di un intervento circoscritto. I cittadini lo considerano meritorio, ma chiedono coerenza e continuità. Vogliono un disegno più ampio, che includa altri quartieri e altre strade oggi ignorate. Non basta un singolo attraversamento per cambiare la percezione di chi vive ogni giorno il traffico cittadino.

Il vero banco di prova resta infatti poco distante: l’incrocio tra via Fratelli Capurso, via Paolo Cassano e la strada che conduce al sottovia. Qui la situazione appare critica e pericolosa. Dopo la chiusura del ponte, il traffico pesante e leggero è stato dirottato su questo tratto, aumentando il rischio a dismisura. Gli stop risultano storti o nascosti, i cartelli quasi invisibili. Chi attraversa non trova strisce pedonali, nonostante il flusso costante di veicoli. La recinzione intorno allo scavo di un edificio mai realizzato crea un ulteriore ostacolo e confonde la circolazione.

In quell’incrocio la gente parla senza mezzi termini di “sicurezza zero”. Il Comune ha rallentato i veicoli su via F.lli Capurso, ma ha lasciato un nodo di traffico che ogni giorno somiglia più a un far west che a una strada urbana. Qui pedoni, ciclisti e automobilisti convivono tra frustrazione e paura, mentre la politica sembra non voler guardare troppo da vicino.

L’ordinanza resta dunque un segnale importante, ma non sufficiente. La gente si aspetta che il Comune non si limiti a rincorrere emergenze segnalate di volta in volta, ma che costruisca una strategia vera di sicurezza stradale. I cittadini non chiedono opere faraoniche: vogliono strisce pedonali, stop chiari, cartelli visibili e incroci ordinati. Vogliono sapere che attraversare la strada non rappresenta ogni volta una sfida alla sorte.

Se l’amministrazione sceglierà di dare seguito all’ordinanza con un piano più ampio, il segnale potrà diventare svolta. Se invece resterà un episodio isolato, via Fratelli Capurso rallenterà i veicoli ma l’incrocio con via Cassano continuerà a moltiplicare i rischi. E il paradosso diventerà evidente: limiti e attraversamenti da una parte, sicurezza zero dall’altra

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